Piccolo manuale di cucina Verruese

Un tempo lo Stato si faceva carico di portare i servizi ai cittadini, poi ci hanno raccontato incredibili inefficienze, e quei servizi furono affidati al mercato.

Oggi chi fa mercato delle TLC ci racconta che si devono inseguire le opportunità di business, e portare Internet nel mondo rurale non è economicamente sostenibile.

“Senza Fili Senza Confini” ha dimostrato che una terza ricetta è possibile. Servono buona volontà, voglia di mettersi in gioco, passione per il territorio. Prendete un gruppo di persone (numero minimo: cento, numero consigliato: centoottanta), accomunate dallo spirito di cui sopra. Fategli costituire un’associazione di promozione sociale, che adotti uno statuto simile a quello di “Senza Fili Senza Confini”. Registrate l’associazione e poi richiedete al MISE l’autorizzazione per operare come Wireless Internet Service Provider. Infine iscrivete l’associazione come operatore di comunicazione presso l’AGCOM. Cercate un operatore disponibile a vendervi un po’ di banda “whole sale”, a tariffa e costi che gli operatori applicano tra operatori, e fatevi consegnare la banda sul territorio. Infine realizzate una rete di punti di accesso in standard Hyperlan, con i quali l’associazione ridistribuirà la banda ai propri associati. Dove acquistare le apparecchiature? Presso i rivenditori di apparati per operatori di comunicazione. Dove installarle? Sui tetti delle case degli associati. Semplice, veloce, senza costi aggiuntivi.

“L’operatore dei cittadini”, “Il gruppo di acquisto Internet”, “La comunità che fa da sé”. Chiamatela come volete, la ricetta è conclusa. A voi il compito di servire in tavola.

IMG_2320.JPG